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Tipologie piano cottura: come scegliere il migliore

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Breve guida alle tipologie piano cottura

Nel mercato sono presenti tante tipologie piano cottura ma per scegliere quella giusta è necessario conoscere il funzionamento e le caratteristiche di ognuna. Cucinare bene, infatti, è una priorità e scegliere il tipo di piano cottura che più si addice al nostro stile di vita e alla nostra alimentazione è più che importante.

Regolare la potenza della fiamma, avere piastre di dimensioni varie per diversificare le cotture, o contare su una distribuzione uniforme del calore per non far bruciare le pietanze, sono solo alcuni degli aspetti che andranno considerati quando si sceglie tra le tipologie piano cottura esistenti oggi sul mercato. È per questo che di seguito vi proponiamo una breve guida sui tipi di piani cottura che potrete acquistare.

Le tipologie piano cottura più diffuse oggi

  1. Piano cottura a gas

Tra le tipologie piano cottura, quello a gas è il piano cottura più diffuso in Italia con il 92% dei modelli venduti nell’ultimo anno rispetto alle altre tipologie. La sua economicità (il range di spesa va dai 100 ai 650 euro) però, è compensata dalla sua scarsa efficienza energetica: il calore emanato dalle fiamme che riscaldano la pentola, infatti, si dissolvono e riscaldano l’aria circostante, disperdendo in questo modo il 60% di energia.

Normalmente hanno quattro fuochi di dimensioni diverse e sono fatti in acciaio inossidabile o acciaio smaltato. Sono dotati di accensione automatica e di un sistema di sicurezza che blocca la fuoriuscita del gas nel caso in cui la fiamma dovesse spegnersi. Uno svantaggio è quello che necessitano di un professionista che faccia il collegamento alle tubature del gas.

  1. Piano cottura a induzione

Il piano cottura ad induzione, rispetto a quello a gas, riesce a trattenere maggiormente il calore e concentrarlo sulla pentola e sul cibo perché funziona diversamente: non utilizza il gas e le fiamme ma si serve della corrente elettrica per produrre calore. Nello specifico, attraverso una bobina si genera un campo magnetico che “induce” la corrente elettrica sulla pentola, che in questo modo si riscalda, traducendo il calore al cibo.

Questo piano cottura ha molti vantaggi tra i quali il fatto di essere veloce (in pochi minuti è possibile raggiungere alte temperature), e di non disperdere il calore nell’ambiente. Per cucinare su un piano cottura ad induzione, però, è necessario avere delle pentole adatte che abbiano il fondo fatto di materiale ferroso. Sono facili da pulire, però il loro costo rimane comunque tra i più alti.

  1. Piano cottura elettrico

Il piano cottura elettrico è una tipologia piano cottura ormai in disuso: solo l’8% dei modelli venduti l’ultimo anno funzionano in questo modo. Normalmente è composto da quattro piatti che possono essere regolati direttamente dal pannello del piano; hanno un prezzo contenuto e non necessitano di un collegamento al gas. Hanno molte caratteristiche negative, come la lentezza a scaldarsi e la difficoltà nel regolare la temperatura; inoltre, se non viene manutenuta con costanza rischia di ossidarsi.

  1. Piano cottura elettrico con radiante alogeno

Tra i piani cottura elettrici troviamo questo piano cottura con radiante alogeno che basa il suo funzionamento su delle lampade alogene grazie alle quali viene prodotto il calore per cucinare i cibi. è veloce nel raggiungere le temperature ma è bene utilizzare delle pentole adatte perché riscalda molto. Il prezzo varia da un minimo di 200 euro ad un massimo di 500 euro.

  1. Piano cottura elettrico in vetroceramica

Come i due esempi precedenti, anche il piano cottura in vetroceramica funziona con l’elettricità. Qui, però, la dispersione del calore avviene al 50% e per questo il processo di trasmissione del calore non è efficiente. È composto da una resistenza circolare che viene riscaldata dalla corrente elettrica e che permette di riscaldare il piano cottura in vetroceramica e la pentola con il cibo posta sopra. È un piano cottura facile da pulire, ha delle spie di segnalazione che indicano se il piatto è acceso o meno ma ha un prezzo superiore a quelli a gas, può rompersi con facilità se una pentola cade sopra in modo azzardato. Costano dai 200 ai 900 euro.